mercoledì 31 luglio 2013

COSA E' IL BENDAGGIO GASTRICO

BENDAGGIO GASTRICO

L’intervento consiste nella realizzazione di un bendaggio con protesi circolare in silicone nella parte alta dello stomaco delimitando così un compartimento gastrico del volume di 15/20 ml che costituirà un piccolo neo-stomaco. Tale tecnica chirurgica è stata realizzata per la prima volta in Francia da Belachew nel 1991.
L’intervento chirurgico è praticato in laparoscopia previa realizzazione di uno pneumoperitoneo con ago di Verres con la finalità di creare una cavità virtuale endoaddominale e separare quindi la parete addominale dai visceri interni. Con l’ausilio di 4 o 5 trocars posizionati secondo la disposizione preferita dall’operatore, si accede alla regione epigastrica e da qui al livello dell’angolo di His si inizia la liberazione delle aderenze con il pilastro diaframmatico sinistro. La dissezione è proseguita al livello del lato destro dello stomaco: si apre il peritoneo parietale posteriore al livello del pilastro diaframmatico destro nel suo punto medio. L’esperienza ci ha insegnato che bisogna passare a distanza dallo stomaco attraverso la pars flaccida del piccolo epiploon o via dei pilastri diaframmatici: tale tecnica diminuisce la possibilità di perforazione gastrica e/o di migrazione del bendaggio gastrico. È molto importante inoltre, che il bendaggio gastrico sia posizionato intorno allo stomaco e non intorno all’esofago, per tale motivo si preferisce calibrare il neostomaco posizionando una sonda con un palloncino alla sua estremità che viene gonfiato con 15/20 ml di soluzione fisiologica. La sonda sarà spostata in modo tale che il palloncino si blocchi al livello del cardias, delimitando così la futura sacca a livello dello stomaco prossimale. Una volta realizzato il passaggio retrogastrico bisogna realizzare il passaggio davanti al pilastro diaframmatico destro per poi ricercare il pilastro diaframmatico sinistro: la chiave di tale passaggio è il grasso retrogastrico che deve essere dissociato. Dopo tale passaggio s’introduce un dissettore od un goldfinger che viene fatto fuoriuscire al livello della zona precedentemente liberata. A questo punto viene introdotto il bendaggio in cavità addominale e fatto passare dalla sinistra alla destra dello stomaco attraverso il passaggio retrogastrico creato precedentemente. Una volta chiuso il bendaggio viene realizzata una valva gastro-gastrica che ricopre il bendaggio in tutta la sua emicirconferenza anteriore. Il tubo di raccordo del bendaggio è fatto fuoriuscire attraverso il trocart in ipocondrio sinistro ed il “port” è fissato in tale regione alla fascia muscolare assicurandosi che il tubo non si pieghi a gomito. Tale port è necessario al fine di calibrare il bendaggio che sarà calibrato solo a distanza di 4/6 settimane dall’intervento chirurgico.
Il bendaggio gastrico è un intervento non scevro da complicanze: in USA la FDA ha reso obbligatoria la rx-grafia di esofago e stomaco con gastrografin nel follow-up dei pazienti operati di bendaggio gastrico. La complicanza più grave del bendaggio gastrico rimane comunque la dilatazione del neostomaco; l’incidenza di tale dilatazione varia tra il 3% ed il 20% in varie casistiche chirurgiche. La diagnosi di dilatazione del neostomaco si basa su segni clinici quali intolleranza al cibo ed esofagite, è confermata da un esame radiologico che mostrerà un’ostruzione senza passaggio del mezzo di contrasto attraverso il bendaggio.
  


















IL BENDAGGIO GASTRICO è UN INTERVENTO REVERSIBILE

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